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SAN FRANCISCO, Nov. 14, 2018 (GLOBE NEWSWIRE) -- Mentre il mondo si adatta al GDPR e pone maggiore attenzione alla privacy e alla sicurezza personale, i più importanti professionisti europei della sicurezza delle informazioni continuano a nutrire dubbi sulla capacità dell’industria di proteggere infrastrutture critiche, reti aziendali, e informazioni personali.
La nuova relazione di Black Hat Europe intitolata Europe’s Cybersecurity Challenges illustra in dettaglio gli elementi che preoccupano di più i professionisti europei della sicurezza delle informazioni. La relazione include nuovi approfondimenti redatti da più di 130 partecipanti al sondaggio e comprende argomenti relativi a GDPR, privacy personale, problemi attuali del settore e cosa si possono aspettare i cittadini europei negli anni a venire.
Il GDPR è davvero utile?
Sebbene i partecipanti abbiano fatto notare come il Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR), implementato a maggio, rappresenti una priorità, vi è una crescente mancanza di fiducia nella sua potenziale efficacia. Non c’è dubbio che siano state implementate numerose modifiche per adeguarsi al GDPR, tanto che un buon 70% dei partecipanti conferma di avere risorse dedicate alle iniziative del GDPR. Tuttavia, fatto questo abbastanza interessante, solo poco più un terzo di loro afferma di avere fiducia nel grado di conformità al GDPR della propria organizzazione. E tra coloro che pensano che il GDPR possa potenzialmente contribuire ad una maggiore privacy, meno di uno su quattro ritiene che il contributo sarà sostanziale.
Qual è la più grave minaccia in materia di protezione delle informazioni personali degli europei?
Man mano che il GDPR viene pienamente implementato e i consumatori leggono i titoli dei quotidiani dedicati all’uso improprio delle informazioni personali da parte dei social media, i professionisti della sicurezza diventano sempre più sensibili ai problemi riguardanti la privacy personale. Tra le maggiori preoccupazioni vi è l’uso di informazioni personali da parte di organizzazioni commerciali. Quasi il 60% degli intervistati ha indicato la raccolta e/o la vendita di informazioni personali, da parte di aziende e organizzazioni collegate ai social media che non proteggono adeguatamente la privacy, come il principale pericolo in materia di dati personali. Tali timori hanno spinto oltre il 40% dei professionisti nel campo della sicurezza delle informazioni a pianificare una riduzione al minimo del proprio utilizzo dei social media e molti consigliano ai propri utenti e alle proprie unità commerciali di fare lo stesso.
A un anno di distanza le infrastrutture critiche dell’Europa rappresentano ancora una fonte di preoccupazione
Quasi i due terzi dei professionisti della sicurezza (65%) ritengono che nei prossimi due anni si verificherà un grave attacco alle infrastrutture critiche che coinvolgerà più paesi europei. Questa cifra indica che le preoccupazioni relative ad un tale attacco non sono diminuite rispetto al sondaggio dello scorso anno. La preoccupazione principale sembra essere la minaccia informatica rappresentata da grandi stati nazionali come la Russia e la Cina: il 30% crede che le grandi nazioni rappresentino la più grave minaccia, mentre il 17% cita le organizzazioni criminali spinte da motivazioni economiche.
Perché i team europei che si dedicano alla sicurezza informatica sono così dubbiosi in relazione alle loro difese?
Come emerso anche dalla relazione dello scorso anno, le deboli difese dell’Europa dipendono ancora dalla mancanza di fondi, da professionisti non adeguatamente attrezzati e da tecnologie inefficaci. Il 42% degli intervistati ritiene che l’anello più debole delle loro difese sia l’utente finale che viola la politica di sicurezza e viene facilmente ingannato da attacchi di social engineering. Nello stesso tempo, il 20% attribuisce i fallimenti delle strategie di sicurezza informatica ad una carenza di competenze, e meno della metà pensa di avere un budget sufficiente per difendersi dalle minacce cui oggi si deve far fronte.
Ulteriori risultati importanti
- Solo il 15% partecipa personalmente all'acquisto o alla vendita di criptovalute
- Il 70% sollecita gli utenti a riconsiderare la propria condivisione di dati sui social network
- Alla domanda sui più efficaci strumenti di sicurezza informatica, i professionisti hanno risposto: autenticazione multifattoriale (88%), crittografia (87%) e firewall (75%)
- Il 52% afferma che gli attacchi sofisticati e mirati rappresentano il problema numero 1 in termini di sicurezza informatica
Scarica la relazione completa
Gli approfondimenti contenuti nell’ultima relazione di Black Hat Europe richiamano l’attenzione su criticità e imperfezioni del settore sia a livello nazionale che globale. Per saperne di più su questi risultati e sulle altre informazioni riportate, è possibile scaricare una copia della relazione Europe’s Cybersecurity Challenges a questo indirizzo: messages.blackhat.com/eu18-report
Black Hat Europe 2018: 3-6 dicembre, Londra, Regno Unito
Sulla scia di questa nuova ricerca, Black Hat ospiterà alcune delle menti più brillanti della comunità InfoSec nel corso dell’evento Black Hat Europe 2018. L’evento si caratterizzerà per un programma solido e discuterà di piattaforme popolari di social media, dispositivi mobili, sistemi operativi ampiamente utilizzati e altro ancora. L’evento si svolgerà dal 3 al 6 dicembre presso l’ExCeL Exhibition Centre di Londra, in Inghilterra. Per ulteriori informazioni e per risparmiare 200 euro sul proprio briefing pass entro il 2 dicembre, si prega di visitare l’indirizzo: blackhat.com/eu-18/
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Date ed eventi Black Hat futuri
- Black Hat Europe 2018, Londra, Inghilterra, 3-6 dicembre 2018
- Black Hat Asia 2019, Singapore, 26-29 marzo 2019
- Black Hat USA 2019, Las Vegas, Nevada, 3-8 agosto 2019
Informazioni su Black Hat
Da oltre 20 anni Black Hat offre ai partecipanti le ricerche, gli sviluppi e le tendenze più recenti in materia di sicurezza delle informazioni. Questi eventi e questi corsi di formazione globali di alto profilo sono costruiti in base alle esigenze della comunità dei professionisti della sicurezza, e puntano a riunire le migliori menti del settore. Black Hat motiva professionisti a tutti i livelli di carriera, incoraggiando la crescita e la collaborazione tra accademici, ricercatori di livello mondiale e leader nel settore pubblico e in quello privato. I briefing e i corsi di formazione Black Hat si tengono ogni anno negli Stati Uniti, in Europa e in Asia. Ulteriori informazioni sono disponibili all’indirizzo: blackhat.com. Black Hat è organizzato da UBM, che nel giugno 2018 si è unita a Informa PLC diventando un importante gruppo di servizi di informazioni B2B e il maggiore organizzatore di eventi B2B nel mondo.
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Contatti per la stampa:
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BlackHatPR@ubm.com