Valutare il movimento ESG. Riflessioni etiche sull'ESG e il suo impatto sul business in un confronto internazionale alla Luiss


Si è svolta a Roma, nel campus Luiss di viale Romania, la conferenza “Assessing the ESG movement. Ethical reflections on ESG and its impact on Business”. L’evento nasce dalla fruttuosa cooperazione scientifica tra i due organizzatori Valentina Gentile, Università Luiss e membro del Comitato Direttivo dell’Osservatorio Ethos, e Alan Strudler, Wharton School, e tra le rispettive istituzioni accademiche, l’Università Luiss Guido Carli di Roma e The Wharton School University of Pennsylvania. Questo importante convegno è organizzato in collaborazione con l’Osservatorio di Etica Pubblica ‘Ethos’, Luiss Business School; Zicklin Center for Business Ethics Research, Wharton School; il Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università Luiss e ACEA.

Oltre 30.000 miliardi di dollari di asset globali sono oggi investiti in fondi che dichiarano di misurare le performance delle aziende in base ai principi della sostenibilità ambientale, dell’impatto sociale e della governance (ESG). L’approccio fondato sui principi ESG si è sviluppato enormemente negli ultimi decenni. Le aziende sono sempre più attente a fornire informazioni che diano conto delle preoccupazioni ESG e a definire il proprio «scopo» in modi che trascendano la sola prospettiva di rendimento finanziario per gli investitori.

A fronte di una crescita intensa e rapida, l’approccio ESG affronta delle sfide importanti. Negli Stati Uniti, dove la crescita in investimenti ESG è stata incessante negli ultimi anni, l’approccio ESG è oggi oggetto di numerose critiche. In particolare, i conservatori accusano il modello di investimento ESG di «wokeismo» e auspicano un ritorno ad un approccio fondato sul primato degli interessi economico-finanziari degli investitori; per altro verso, anche coloro che per primi avevano sostenuto questo modello da sinistra oggi temono il rischio di «greenwashing» e altre pratiche ingannevoli.

Nel corso della conferenza relatori accademici e esponenti del mondo delle imprese hanno affrontato e approfondito il fenomeno ESG da diverse prospettive allo scopo di contribuire alla sua valutazione morale, all'esplorazione dell’eventuale tensione e/o continuità di questo modello con la Responsabilità Sociale d’Impresa, e all'approfondimento delle proposte teoriche esistenti volte a realizzare i valori che sono alla base di questo modello.

In tre giorni, studiosi provenienti da università di tutto il mondo si sono confrontanti su questi temi offrendo il proprio contributo per una più profonda comprensione del fenomeno ESG. Tra gli interventi da segnalare quelli di Florian Berg, MIT Sloan School of Management; Sandrine Blanc, ISEEC Business School; Thomas J. Donaldson, The Wharton School; Laura Marie Edinger-Schons, Universität Hamburg; Elena Granaglia, University Roma Tre; Joseph Heath, University of Toronto; Witold Henisz, The Wharton School; Nien-hê Hsieh, Harvard University; Tae Wan Kim, Tepper School of Business, Canergie Mellon University; Colin Mayer, Said Business School, University of Oxford; Sebastiano Maffettone, Luiss University; Eric Orts, The Wharton School; Gianfranco Pellegrino, Luiss University; Andreas Rasche, Copenhagen Business School; Gianfranco Rusconi, University of Bergamo; Silvana Signori, University of Bergamo; Giacomo Sillari, Luiss University; Andreas Scherer, University of Zurich; Judith Strohle, University of St.Gallen; Alessandro Zattoni, Luiss University.

Un importante momento di confronto si è svolto col coinvolgimento di autorevoli esponenti del mondo delle imprese. Alla tavola rotonda “ESG in Theory and Practice” hanno preso parte, tra gli altri, Claudio De Vincenti (AdR), Livio Livi (Q8).




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