ROMA, May 30, 2024 (GLOBE NEWSWIRE) -- In occasione della Giornata Mondiale Senza Tabacco, la World Vapers’ Alliance (WVA) getta una luce sull'epidemia di percezioni errate sulla riduzione dei danni del tabacco. Come rivela il sondaggio condotto da Ipsos per il think tank We Are Innovation, uno sconcertante 57% dei fumatori italiani ritiene erroneamente che il vaping sia ugualmente o più dannoso del fumo. Questa diffusa convinzione errata è il risultato della disinformazione e costa migliaia di vite ogni anno in Italia, in quanto rende milioni di fumatori indecisi se passare a un prodotto alternativo che è stato scientificamente dimostrato essere il 95% meno dannoso.
"La Giornata mondiale senza tabacco è un'opportunità cruciale per combattere la disinformazione e promuovere strategie efficaci di riduzione del danno", ha dichiarato Michael Landl, direttore della World Vapers’ Alliance. "Invece di lottare ciecamente contro le alternative più sicure al fumo, l'OMS dovrebbe sostenerle come la chiave per un futuro senza tabacco, e il governo italiano dovrebbe promuoverle presso i fumatori che cercano alternative alle sigarette tradizionali".
La Svezia ha creato un precedente straordinario adottando la riduzione del danno. La Svezia sta per diventare libera dal fumo, non vietando i prodotti a base di nicotina più sicuri, ma adottandoli. Il successo della Svezia dovrebbe servire da modello per le strategie globali di riduzione del danno da tabacco. L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) dovrebbe prendere nota e adattare il suo attuale approccio, che sta fallendo.
Landl ha aggiunto: "L'OMS ha perso di vista il vero problema, che è il fumo. Facendo la guerra al vaping e ad altri prodotti con nicotina meno dannosi, impedisce ai fumatori di cambiare. Questo non solo è sbagliato, ma è anche pericoloso".
L'errata percezione che il vaping sia dannoso come il fumo è di per sé una crisi della salute pubblica. Numerosi studi, tra cui le analisi approfondite di Public Health England, confermano che il vaping è molto meno dannoso del fumo.
"Siamo di fronte a un'epidemia di percezioni errate e l'OMS è parte del problema diffondendo altre idee errate", ha dichiarato Landl. "L'informazione precisa è la pietra miliare di un'efficace politica di salute pubblica. Dobbiamo garantire che i fumatori abbiano accesso alla verità sulle alternative più sicure al tabacco. I fatti devono venire prima delle bugie".
La World Vapers’ Alliance invita le autorità sanitarie e l'OMS a rivalutare la loro posizione sulla riduzione del danno e a dare priorità ai dati rispetto alla paura. È essenziale sostenere politiche che promuovano alternative più sicure al fumo piuttosto che denigrarle.
In concomitanza con questi sforzi, la WVA ha organizzato una protesta davanti alla sede dell'OMS il 30 maggio, Giornata Mondiale del Vaping.
Questa dimostrazione aveva lo scopo di costringere l'OMS ad ascoltare finalmente i consumatori e a riconoscere le prove scientifiche a sostegno del vaping, delle buste di nicotina e di prodotti simili come validi strumenti di riduzione del danno. È ora che l'Organizzazione Mondiale della Sanità prenda atto della realtà, accetti la scienza e aiuti il mondo a muoversi verso un futuro più sano.
Si scopre che è facile dare alle persone più scelta, non meno.
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Michael Landl
Director of the World Vapers’ Alliance
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